DIVAGAZIONI LETTERARIE: “Myriam Ambrosini e la sua vita artistico-letteraria”– a cura di Davide Longoni

nuovo-documento-di-microsoft-publisherNella rubrica “Divagazioni letterarie”, pubblichiamo le interviste a cura di Davide Longoni, creatore e curatore del seguitissimo blog LA ZONA MORTA, che vedono protagonista Myriam Ambrosini  e tutta la sua attività poetico narrativa. Myriam Ambrosini, scrittrice poliedrica dalle immense qualità, può essere conosciutà a 360 gradi ed essere meglio apprezzata  attraverso le due interviste, svoltesi in momenti diversi della sua vita artistico-letteraria. Nella parte finale, mi piace riportare il bellissimo commento sull’attività letteraria della nostra Autrice, curato da Nico Ambrosini.

Senza titolo

<Dove eravamo rimasti? mi verrebbe da dire, usando una frase, ormai entrata nell’immaginario, di Enzo Tortora. Nel caso della nostra Myriam, non c’è fortunatamente un passato burrascoso, ma sicuramente ulteriori vicende di vita che, in qualità di scrittrice, l’hanno veicolata verso due nuovi romanzi che queste vicende hanno trasfigurato.
Nel 2020, facendo tesoro di alcune esperienze personali, avendo lavorato come volontaria presso un ospedale romano, ha infatti dato alle stampe “PHANTAZO” … Una vicenda tra l’esoterico ed il paranormale che spinge però a profonde riflessioni.
È infatti al di là della vita, la protagonista di PHANTAZO: un fantasma senza nome né ricordi che si aggira fra le corsie di un ospedale come un testimone invisibile delle vite lì dentro racchiuse. Attraverso lo spettro, da un punto di vista totalmente inedito ed estraneo, si colgono le più diverse sfaccettature dell’animo umano, in particolare quelle di Yasmine, Francesca e Mara, tre donne provenienti da diversi – e ugualmente durissimi – retroscena culturali. Intorno a loro e insieme a loro, a dare un senso a quel girovagare, apparentemente inane dell’incorporea protagonista, tutta un’umanità dolente – e a tratti tenera, empatica, luminosa – che coltiva il miraggio di un riscatto finale.
<Da creativa, quanto l’hanno segnata le devastanti vicende dell’epidemia da Covid?>
Chiedo poi alla nostra autrice, quasi a bruciapelo.
<Per fortuna non mi ha toccato direttamente, ma non mancando di empatia, non ho potuto rimanerne psicologicamente sconvolta.
Ho scritto infatti, in una gara poetica sul tema, diverse poesie che sono andate poi a fare parte di una raccolta poetica, intitolata “L’Italia al tempo del Coronavirus”(È facilmente rintracciabile su Internet)
Indotta poi, anche dall’isolamento che quel periodo ci impose, a profonde riflessioni sulla vita, la morte e la realtà di noi stessi – spesso i veri sconosciuti – , ho dato vita al mio ultimo romanzo, cimentandomi, per la prima volta, in un fanta thriller psicologico dal titolo SELFIE.
<Ci vuole sinteticamente esporre le note salienti di questa sua ultima opera che è già stata selezionata per un premio importante del settore, e cioè “NERO CAFÈ”?
<Naturalmente, mi sono servita di un thriller – a tratti anche terrorizzante – per evidenziare il rapporto conflittuale o ossessivo che spesso abbiamo con la nostra stessa immagine.
Quel nostro incontro/scontro con l’involucro che, per uno spazio sempre troppo breve, ci riveste … Un’ossessione appunto – come nei selfie – e spesso invece , una ripulsa, una battaglia interna che stentiamo ad ammettere. Luigi Pirandello, prima e più di ogni altro, ha voluto approfondire questa singolare tematica, tra il ricorso a maschere, che in qualche modo ci trasformino ed ingannino: è il famoso ‘Uno, nessuno e centomila”, dove la nostra interezza va frastagliandosi in tutti quelli con cui ci troviamo – anche nel quotidiano – ad incontrarci . “Uno”, che dovremmo essere noi per noi stessi, “centomila”, gli aspetti che andiamo ad assumere per il nostro prossimo, e forse in realtà nessuno, perché tutti questi noi stessi potrebbero essere ugualmente ingannatori, compreso il giudizio estetico che ci regaliamo personalmente. Ed è proprio da questa somma di riflessioni che nasce e prende vita SELFIE, in cui alcuni amici – all’inizio un’allegra brigata -, durante una devastante tempesta tra i monti e in totale isolamento, saranno costretti a scontrarsi e ad affrontare le loro maggiori paure.>
<Sembra molto intrigante … Ma la nostra Myriam è una fucina sempre in ebollizione: quali sono dunque i progetti per il futuro?>
<Ho appena terminato un romanzo poliziesco, dal titolo STATUARIUS, che, al momento, intendo far partecipare ad un concorso che tratta questo genere, ed è pronto per la pubblicazione un altro mio romanzo “AB URBE CONDITA” … Una mia personale rivisitazione della nascita di ROMA … Tra l’altro la mia amata città>
<In bocca al lupo … Anzi “alla lupa” allora!>
<Grazie a te per l’attenzione, mai sopita, nei miei riguardi!>

*** BIBLIOGRAFIA

– UN CUORE ALTROVE di Myriam Ambrosini – edito da KIMERIK -, pubblicato nel 2018

– PHANTAZO di Myriam Ambrosini – edito da Porto SEGURO -, pubblicato nel 2020

– SELFIE di Myriam Ambrosini – edito da LA BUSSOLA – pubblicato nel 2023.

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COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È MYRIAM AMBROSINI?
Bella domanda… Proverò allora a rispondere con una mia breve poesia che scrissi qualche anno fa:
“Come l’incerta luce
prima dell’alba
prima del tramonto.
Potrei essere un sogno nuovo
Una fantasia.
Hanno aperto un’altra anima.
Il mio mistero è intatto.”

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?
Probabilmente sono stata iniziata alla scrittura, ancora in tenerissima età, dalle tante letture sostenute e, credo, anche per riempire molti vuoti, derivati da un costante stato di solitudine.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATA?
Per un autore ogni parto della fantasia è, appunto, come un figlio, ed i figli si amano – o dovrebbero essere amati – in ugual modo. Molte poesie comunque, quali specchio di fulminanti emozioni, mi sono assai care e romanzi, quali “Il Bestemmiatore”, edito nel 2012, e sicuramente “Un cuore altrove … con ogni parte di me“.

GIUSTAPPUNTO. RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER KIMERIK EDIZIONI IL ROMANZO “UN CUORE ALTROVE”. CE NE VUOI PARLARE?
Non è semplice parlare di “Un cuore altrove”, perchè è un romanzo in gran parte istintuale, fatto di emozioni e sensazioni, direi, persino arcane. Nello specifico, tratta comunque di un trapianto di cuore, subito dalla protagonista – Lia – che determina l’apertura su di una dimensione sconosciuta, dove l’antico vissuto si mescola con un nuovo presente e, non soltanto le emozioni e le sensazioni di donatore e ricevente s’intrecciano, ma gli stessi ricordi appartengono ad entrambi i protagonisti.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?
Non c’è stata una reale difficoltà nella rappresentazione dei personaggi o d’ambientazione. Più difficoltosa l’introspezione dei sentimenti e la filosofia di base di alcune domande – inerenti al senso stesso della vita -, per loro natura, senza risposta.

IL ROMANZO SFIORA PIU’ GENERI SENZA MAI SOFFERMARSI IN PARTICOLARE SULL’UNO O SULL’ALTRO, RIUSCENDO AD AMALGAMARLI TALMENTE BENE DA NON RIUSCIRE A CAPIRE DOVE FINISCA L’UNO E INIZI L’ALTRO. FANTASY, NOIR, GIALLO, MYSTERY… PER QUANTO TI RIGUARDA PERO’, QUAL E’ IL TUO GENERE PREFERITO, QUELLO IN CUI MEGLIO RIESCI A CALARTI?
Il fantasy ed il mistery.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?
Vorrei tanto che “il cartaceo” non scomparisse mai. Amo l’odore della carta, lo scricchiolio dei fogli che formano le pagine di un libro. Ritengo comunque che queste due realtà possano ancora, almeno per un certo tempo, convivere.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO/MISTERIOSO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Sì, sicuramente ho avuto una predilezione per questi due generi – che, nel mio caso, sfociano spesso anche nel surreale -, ma non saprei dire perchè questi due generi mi rimangano più congeniali e dunque io li prediliga.

E INVECE COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA POESIA?
La passione per la poesia, oserei dire che è nata insieme a me. Quando ero infatti una bimbetta di soli sei/sette anni (avevo sostenuto la prima elementare a cinque anni d’età) scrissi i miei primi versi che fui poi costretta a recitare nel piccolo teatro dell’Istituto di suore dove seguivo i miei studi elementari.

DURANTE QUESTI ANNI HAI VINTO O SEI STATA SEGNALATA IN NUMEROSI PREMI: COSA PUOI DIRCI IN MERITO?
Sì … ma negli anni passati. Negli ultimo tempi non ho più partecipato volontariamente ad alcun concorso. Vinsi, a suo tempo, il prestigioso premio “Poesia Camaiore” con una silloge di poesie dal titolo “Porti lontani” e, più recentemente, a cura della Casa editrice di allora, ho vinto il primo premio per romanzo edito “E’ tempo di cultura” con il romanzo “Il Bestemmiatore”.

FRA LE VARIE COSE DI CUI TI SEI OCCUPATA, HAI ANCHE FATTO PARTE DELLA GIURIA LETTERARIA DEL CONCORSO “PAROLE IN MOVIMENTO” DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE FONOPOLI, CURATA DAL CANTAUTORE ROMANO RENATO ZERO. VUOI RACCONTARCI QUESTA ESPERIENZA?
Un’esperienza coinvolgente che mi diede, a suo tempo, modo di frequentare Renato Zero. Purtroppo non essendo andato in porto il progetto ambizioso di “Fonopoli”, questo concorso non si e più tenuto e dunque non mi è stato dato modo di godere ancora una volta di tale esperienza.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Questa è forse la risposta più difficile da dare. Sinceramente non lo so. Sono le storie stesse a raggiungermi e ad impossessarsi poi letteralmente di me. Sicuramente dentro c’è anche la rielaborazione di ricordi, un sussulto dell’inconscio e la trasposizione di alcune sensazioni ed emozioni che, dal piano personale, passano poi a quello dei personaggi.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?
I nomi da dare sarebbero molti, poichè sono da sempre una lettrice accanita. Tanto per citarne qualcuno, tra i classici, sicuramente Sheakespeare, Cecov, Dostoiewsky, Flaubert, Edgar Allan Poe. Tra i moderni mi soffermerei invece su Bulgacov (Il Maestro e Margherita), Stephen King e, tra gli italiani, Pasquale Festa Campanile ed Umberto Eco.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?
Anche qui il panorama è vastissimo, mi limiterò dunque a tre o quattro titoli, quali, ad esempio: “L’Attimo fuggente”; “La strada” (Fellini); “Shining“; “Mission” e tutto il neorealismo italiano.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
I progetti per il futuro sono davvero molti. Ho infatti ben quattro romanzi già pronti per la pubblicazione, nonchè una nuova raccolta poetica. Mi limiterò comunque a citare i due progetti che mi stanno, al momento, più a cuore, e cioè:
a) IMAGELAND – favola lunga dove, dal potere immaginifico di una bambina – Ecìla – nascerà un intero paese, popolato, tra l’altro, da animali parlanti e  personaggi misteriosi (L’uomo dello specchio), spesso con spiccato valore “di simbolo”. Un mondo fantastico dunque dove luce e buio verranno presto a contrapporsi.
b) PHANTAZO – la descrizione, attenta soprattutto ai sentimenti ed all’introspezione, di un microcosmo quale va di norma a rappresentare un Ospedale, visto però da un’angolazione sicuramente sorprendente e da “una voce narrante” quanto mai insolita e misteriosa.

DUNQUE LA NOSTRA MYRIAM E’ SEMPRE IN COSTANTE MOVIMENTO E SENTIREMO PRESTO PARLARE ANCORA DI LEI: NEL FRATTEMPO HA PREPARATO ANCHE ALCUNE SORPRESE PER LA ZONA MORTA, TRE RACCONTI CHE AVREMO MODO DI LEGGERE PROSSIMAMENTE SU QUESTA PAGINE. RESTATE SINTONIZZATI.

Davide Longoni

“A Myriam Ambrosini, raffinata poetessa:

Nella vita ci sono attimi che per la loro importanza significativa si radicano nella nostra mente formando quella “Linea del Tempo” che realizza la storia dei nostri ricordi , formando pagina dopo pagina il libro della nostra memoria.
Si incontrano poi anche persone che per il loro vissuto e la loro capacità di donare emozioni, incastonano nella nostra “Linea del Tempo” diamanti purissimi che formano il valore aggiunto alle pagine del passato o del presente.
Questo antefatto per poter descrivere in modo molto personale e altamente convinto, la mia conoscenza con Myriam Ambrosini, una donna letterata, poetessa e scrittrice che ha da subito colpito la mia attenzione di lettore, per la sua profonda ed elegante capacità di mettere su carta pensieri ed emozioni impossibile da leggere senza rimanere scossi dalla forza della sua scrittura.
Myriam nelle sue innumerevoli opere, ha una firma scorrevole e coinvolgente che traccia con delicata energia dei “sentieri” nei quali ti invita , ti spinge insieme a lei a vivere le emozioni più disparate camminando tra prose e sillogi facendoti soffermare dove lei affonda il pensiero e ti ritrovi a condividere in pieno, sorrisi e lacrime che non pensavi di avere o quantomeno di esternarli in una “semplice” lettura.
Non nego che spesso nel rileggere le sue tante poesie – e ogni volta ci scopro nuove riflessioni e nuovi significati – mi sono ritrovato immobile ma con l’animo che invece volteggiava agile nello spazio del pensiero.
In un momento storico- culturale dove l’umanità tutta, versa in uno stato di crisi di valori profonda e inarrestabile, il poter fermare il tempo, congelare l’attimo e perdersi leggendo per ritrovare parte di se stessi lo trovo un dono sublime del quale ringraziare la cara Myriam.
La vorrei quindi ringraziare per ciò che è come persona innanzitutto, poi come scrittrice naturalmente, invitandola a continuare la sua opera di “tracciare sentieri” nei quali comunque si scopre che la vita, nella sua alternanza di pagine di amori e pagine di rabbia, non solo va vissuta fino in fondo ma va metabolizzata con tutti i cinque sensi che il buon Dio ci ha donato.
Grazie Myriam , sarai nella mia “Linea del Tempo” uno dei gioielli più preziosi da ricordare spesso.

Nico Ambrosini

Informazioni su culturaoltre14

Rivista culturale on line creata e diretta da Maria Rosaria Teni. Abbraccia diverse prospettive in ambito culturale, occupandosi di letteratura, studi filosofici, storico-artistici, ricerche scientifiche, attualità e informazioni varie sul mondo contemporaneo. Dedica particolare attenzione alla poesia ed alla narrativa, proponendo testi, brevi saggi, dissertazioni, racconti, riflessioni, interviste e recensioni.
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Una risposta a DIVAGAZIONI LETTERARIE: “Myriam Ambrosini e la sua vita artistico-letteraria”– a cura di Davide Longoni

  1. Myriam Ambrosini ha detto:

    Grazie per questa bellissima Intervista che mi è stata dedicata!

    "Mi piace"

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