Il giorno della memoria
di Mariantonietta Valzano
In questi giorni di influenza e raffreddori si sta spiaggiati in poltrona o nel letto con un libro in mano.
Sarebbe bene rileggere pagine scritte da Primo Levi, Se questo è un uomo, oppure scoprire cosa accadesse nel La baracca dei tristi piaceri romanzo storico della scrittrice Helga Schneider, magari finendo con l’ultimo libro di Liliana Segre ed Enrico Mentana La Memoria Rende Liberi.
In questo modo il viaggio sarebbe completo: dall’orrore della disumanizzazione della persona nei campi di concentramento, per scendere negli abissi della baracca dove il cibo veniva barattato per piaceri vili, sporchi e violenti di uomini che non erano degni di essere chiamati tali, per giungere alla dignità dolorosa del ricordo che rende liberi di costruire un domani privo di malvagità e nutrito dell’incanto benevolo che la vita merita per essere vissuta da tutti …tutti coloro capaci di amare sé stessi, la vita e l’umanità … sempre.
<<La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma nel 2009 avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri. Ma come si sarebbe potuta arginare questa deriva durante il nazismo, quando si raccomandava alla gioventù la brutalità come dimostrazione di forza e coraggio, e la prostituzione forzata, ovvero una micidiale forma di violenza, faceva addirittura parte delle strategie politiche del governo di Hitler?>>