Parliamo di Deborah Bincoletto, giovane studentessa, classe 1995, nata a Motta di Livenza (TV) e iscritta al primo anno all’università Ca’ Foscari a Venezia per studiare Scienze della società e del servizio sociale. Sogna di lavorare in futuro come assistente sociale coi bambini o coi disabili. La sua passione più grande è scrivere oltre che leggere (in particolare libri di letteratura) e apprezza il mondo del teatro. Leggendo le sue poesie si resta sorpresi dalla nitidezza descrittiva dei sentimenti che si muovono dentro il suo animo sensibile e pronto a captare le sensazioni circostanti in maniera immediata. E’ una poesia fluida ma, nel contempo, incisiva e induce a riflettere su aspetti che possono apparire scontati ma che, illuminati dalla sua penna, assumono vividezza. Ho letto con attenzione i suoi versi e la presento con una poesia permeata di entusiasmo e ricchezza espressiva.
Ah vita mia!
Ah vita mia!
aria che ti fa essere,
che concede al mio corpo di muoversi
profumi, fumo che si dissolve rapidamente
l’occhio non lo vede più, ma c’è.
Luci, colori, forme sinuose e forme rigide
calore, gelo, brividi
mani lisce di una fanciulla
mani rugose di un anziano
che raccontano un minuscolo frammento
della storia dell’umanità
Paesaggi esplorati, esaminati minuziosamente
con gli occhi di un bambino
e con gli occhi di chi ha già visto del vissuto.
Piacere della carne, della frutta fresca,
di dolce e di salato
piacere carnale e piacere intellettuale.
Ah vita mia!
sei tutto ciò
e chissà cos’altro…
sei musica soave, un intrepido ruscello
che scorre imperterrito
la primavera che sempre rinasce dal freddo inverno
con i suoi germogli che tra non molto sbocceranno
e godranno della splendida luce solare.
Deborah Bincoletto