Dall’alto
guardavo
quel fumo
ma ero
libero
ormai:
un pezzo di cielo,
un grido nel vento,
un raggio pigro di sole
finalmente afferrato.
Dall’alto
guardavo
quel fumo
e quel campo
bruno:
cenere su cenere
e quelle creature
come stracci dispersi.
Ero stato
anch’io
quel fumo
e quella cenere
e a tal punto
sgualcito
da non riconoscermi.
Ma l’anima
libera
innalza
ora
il suo canto
più soave.
Myriam Ambrosini
Per il giorno della memoria