
“Il punto di vista” di Mariantonietta Valzano
Una nuova società si sta decisamente delineando, senza alcun tipo di sommessa velatura oramai. Un nuovo assetto che è stato letteralmente impiantato senza che se ne desse troppo peso e senza crederci. Tacitando le voci di complotti e pianificazioni come assurde idiozie.
Oggi il dato di fatto è emerso sull’autorevole rapporto Oxfam proprio a ridosso del World Economic Forum: “Non solo l’1% della popolazione mondiale continua a possedere quanto il restante 99% ma si arricchisce sempre più avendo incrementato la ricchezza dell’82% tra marzo 2016 e marzo 2017”.
Inoltre è stato accertato che: “Un giorno di reddito di un amministratore delegato vale in USA quanto un anno di salario di un dipendente”.
E: “la quota di ricchezza dell’1% degli italiani supera 240 volte quella complessivamente detenuta dal 20% più povero della popolazione”.
Bene …ancora dubbi?
Una filosofia economica è alla base dello sviluppo di una nuova Era.
Una nuova Era di tipo medioevale.
Pochi ricchi. istruiti con le capacità sia intellettive che economiche atte a dirigere e governare, a fronte di un gruppo sempre più folto di persone che non hanno mezzi per tutelare salute né istruzione. Questo non è un complotto né una fantasia né una elucubrazione di medio inverno in una sera sul divano.
È un dato di fatto, veicolato da una globalizzazione che ha ingannato milioni e milioni di persone che vi hanno puntato e speso risorse per poi essere traditi: nessuno “lavora un giorno di meno e guadagna come se lavorasse dieci giorni di più”, come propugnato da un illustre politico che voglio reputare in buona fede…
La globalizzazione, che di per sé non è un male è stato solo un mezzo pratico per attuare una dottrina economico-sociale, che affonda le sue radici nel Liberismo di Smith per poi superarlo e affermare un nuovo percorso filosofico la cui colonna portante si fonda su un unico pensiero: “dato che non ci sono risorse per tutti allora ne usufruiscano chi è in grado di potenziare il proprio stato”.
La filosofia economica dell’accumulo, dove il popolo si nutre di ciò che straborda ed è un di più inutile per il vaso dei ricchi, è l’immagine che racchiude in sé questa tragicità per due motivi:
1- nessuno lascia strabordare alcunché in quanto il vaso, rappresentato dai bisogni egoistici ed egocentrici, viene abilmente sostituito.
2- anche se si potesse usufruire di ciò che straborda non sarebbe ciò che occorre ma qualcosa di non adatto. Se hai fame vuoi pane non una catenina di oro che non può essere barattata poiché mancano le prime necessarie materie.
Quindi l’amara verità, dove io non vedo soluzione di continuità, è che si arriverà a due classi sociali, una con una qualifica superiore, dove anche se respirano aria a tradimento le persone vengono retribuite con un plusvalore del lavoro; una seconda che, nonostante sia la colonna portante della società non ha valore, viene non retribuita ma sussistenziata svalutandone il lavoro e il contributo. Una classe sociale che può essere sostituta nei suoi singoli elementi attraverso leggi di mercato dequalificanti, dove non si richiede una permanenza nello stato produttivo incrementandone le competenze e promuovendone l’evoluzione verso un assetto migliore, ma a fronte di alte prestazioni si risponde con basse retribuzioni e quando il lavoro avrà consumato abbastanza da non essere più utilizzabili… Gli elementi non dovrano né essere curati né riqualificati né messi a riposo…
Sarebbe un costo sociale che la prima classe non vuol sostenere né condividere…
Non ne avrebbe beneficio.
Questo è dimostrato da come negli ultimi 25 anni siamo stati lentamente privati con varie astuzie e inganni della sanità e dell’istruzione tanto quanto di un vero e proprio diritto al lavoro e alla crescita personale.
Oggi ci sono molte realtà precarie come il lavoro interinale, a progetto, a ore….e quant’altro di più creativo si possa immaginare viene a schiacciare le piccole e medie imprese, l’artigianato, la professionalità e la qualità a favore di multinazionali che sovente generano sottoccupati o disoccupati cinquantenni non vengono più riqualificati né riassegnati. …
Tranne qualche sparuta onorevole eccezione che ancora combatte una battaglia di principio solitaria in un mare dove tutto rema contro.
Dove andremo a finire?
Non lo voglio neanche sapere….
Mariantonietta Valzano