“Non ho mai svenduto” di Roberto Luzi


Un incipit di forte impatto annuncia l’evolversi di un’anima che, attraverso la liricità, attinge alla natura sognante per affrontare un’esistenza altresì affidata alla speranza, ma contemporaneamente combattuta tra diverse sensazioni di “spasmi e carezze”, nell’innocente nudità infantile cui fa riferimento il poeta.  Una lirica che avvolge come in una spirale di sogno e realtà in cui si affaccia la percezione del reale, pervaso da ingannevoli illusioni. [M.R.Teni]

Non ho mai svenduto la fantasia di un sogno,
ho cercato sempre nuove realtà
a questa mia esistenza piena e sognante.

Possiedo l’anima di un bimbo
messo a dormire in un oceano
di spasmi e carezze.

Rinascerò con abiti nuovi
nella follia di un dubbio,
coltiverò l’eresia di questo amore,
saprò guardare con occhi diversi
questa vita che ubriaca i suoi eccessi
di falsa speranza.

Roberto Luzi

Roberto Luzi