“Consigli per lettura” –novembre 2018 – a cura di Mariantonietta Valzano


Elizabeth George e il suo Ispettore Lynley

        Serie di libri giallo

 

Leggere i libri della George è entrare lentamente nella mente umana, ragionando…ragionando…. Ragionando e intuendo ciò che le pieghe dell’animo possano celare. Non scrive solo una storia classica di giallo-poliziesco al limite del thriller, ma è una descrizione e elaborazione dei meandri del reato e della solitudine della ricerca del colpevole, anche attraverso errori e dubbi. Nelle sue storie il fattore umano e predominante. Lo stile ricalca la scuola di Agatha Cristie e Arthur Conan Doyle, dramma e riscatto nei personaggi che attraversano le vite dei protagonisti: l’ispettore Thomas Lynley e Barbara Havers. I due si confrontano nelle indagini che risentono ineluttabilmente della loro estrazione sociale opposta, l’erede della nobile famiglia e la figlia del mondo operaio. Si intrecciano le loro vite tra la responsabilità del nome di famiglia e la tragedia di essere sopravvissuti alla perdita di un fratello, mandando in frantumi la fragile madre. I contrasti lentamente lasciano spazio alla saggezza e alla riflessione, facendo sì che la collaborazione tra i due risulti essere proficua e fruttuosa danzando tra dubbi e pregiudizi. Proprio in questo legame dinamico tutto in divenire, attraverso le diverse opere della scrittrice, si snoda una amicizia leale e una evoluzione personale dei protagonisti, che crescono attraverso le vicende e i delitti che devono dipanare.

Le trame sono sempre avvincenti e molto aderenti alla realtà di questa epoca, analizzando le miserie umane con delicatezza anche quando gli argomenti sono particolarmente duri. Non vi è alcun effetto splatter ma un reale riscontro della scena del crimine e una analisi oggettiva, che invita il lettore a riflettere assieme ai detective per approdare alla risoluzione del caso in un crescendo i ipotesi e prove.

Una lettura avvincente e non priva di domande che suscitano nel lettore una riflessione sulla società e le sue mancanza che degenerano e generano il nostro tempo.

Mariantonietta Valzano