
“Il punto di vista” di Mariantonietta Valzano
Bianca Berlinguer
La giornalista nonché direttore del TG3 Bianca Berlinguer è stata rimossa dal suo incarico, per motivi … non ci sono motivi. In questa estate caratterizzata dal finto golpe di Erdogan, dalle follie malvagie degli adepti ISIS, da treni che si scontrano perché abbiamo ancora tratti ferroviari ad un binario, come all’epoca dei nostri nonni, la notizia di questo pseudo – licenziamento passa in un lato della nostra percezione come una sorta di male minore incomprensibile.
Cosa è accaduto?
Da quando abbiamo al governo il nostro enfant prodige, che non ha nulla né di enfant né di prodige, si assiste silenziosamente a tutta una serie di cambiamenti radicali che vengono sanciti dal Parlamento in tutta legittimità, in molti casi andando anche in opposizione diretta alla volontà del popolo – vedi caso acque pubbliche – senza che se ne abbia sentore se non a conclusione degli atti decisionali.
Così anche in casa RAI non ci sono più tre direttori di testata, ma vi è un coordinatore generale che supervisiona l’operato delle singole, in ottemperanza alle direttive… dell’enfant. Quindi non occorre neanche più fare tre telefonate per disporre la ‘’correttezza’’ della divulgazione dell’informazione come faceva il presidente imprenditore, basta farne solo una.
Ovviamente queste sottigliezze a chi come me, come voi, collocati al difuori del sistema RAI, non balzate agli occhi. Ci sono comunicazioni che vengono date sottotraccia, senza dare accenti per ottenere riflessione da parte dei fruitori. Come la querelle dei ponti RAI, su cui viaggiano tutte le comunicazioni comprese quelle delle forze armate, che da anni, fin da quando al timone del paese c’era l’uomo di successo, si tenta di privatizzarle per fare cassa – dicono.
Inoltre sembra che nella prossima stagione RAI non compaia più Ballarò, colpevole di aver talvolta emesso qualche critica all’operato del governo. Quindi francamente con tutti i distinguo del caso, inizio a preoccuparmi anche per Iacona e Gabbanelli.
Perché?
Perché è inutile che ci prendiamo in giro, siamo in un Paese dove tutto è pilotato dalla stessa mano. Una mano che apparentemente compete ad un colore anche se in sostanza non ci sono più colori… l’arcobaleno è svanito da un pezzo. Andando a ritroso si possono osservare come siano state emanate riforme, sanità, scuola, lavoro ecc… tutte in una direzione: disfacimento sociale.
Ora tutto questo che attinenza ha con Bianca Berlinguer?
Erano mesi che subiva critiche e pressioni vario tipo da diverse parti politiche e preponderante una, quella che doveva essere la sua!!!! Il telegiornale ‘’corsaro’’ che dirigeva da erede degnissima di Sandro Curzi, non faceva sconti a nessuno. Le analisi sono state sempre accurate. I toni pacati ma taglienti senza essere né dissacranti né volgari come altre testate in cui si grida di più per arringare la rabbia di chi purtroppo ha solo quella in dote. Anche il modo in cui da direttore si è sempre accostata alla conduzione rappresentava una voce fuori dal coro.
Ma ora non è il momento di tollerare più simili professionalità. Lo dico con rammarico pensando a quegli esponenti del giornalismo che, sia di carta stampata sia in TV, hanno dovuto adattarsi a linee editoriali… morbide per non creare fratture all’enfant prodige.
Bianca Berlinguer esce a testa alta, con la dignità che geneticamente caratterizza l’appartenenza al cognome che indossa e che porta con orgoglio. L’editoriale di ieri sera è stato pacato e acuto come sempre. Non si è risparmiata di ammettere una sconfitta per una guerra che non ha chiesto di combattere. Non ha nascosto il suo stato d’animo e la sua volontà di continuare all’interno della televisione pubblica. Per questo il suo lavoro denota un valore aggiunto: la coerenza. Cosa che ha sempre dimostrato in questi anni, in cui ha fatto libera informazione.
Ci mancherà…
Auguri infiniti.
Mariantonietta Valzano