Con l’alternativa di non dire siamo perduti,
perduti e senza storia.
Menzogneri del mondo
incapaci di piangerci le sere
e raccontarci le salvezze dimenticate
con i coltelli menati
e gli anni cruenti messi per strada,
come Levi ricorderà sempre
in: “Questo è stato”.
Quelle parole che vogliono scendere giù
nella falda dell’occhio bucato
e chiedono da uomo a uomo
una resa per tutte le cose
che ci parlano o manifestano
perché si possano avvicinare al cuore
e sentirle annunciare come respiri
in una notte sola.
Dario Cannalire