Quel mondo diverso
Fabrizio Barca e Enrico Giovannini.
Il libro di Giovannini e Barca espone diverse tematiche con chiarezza e facilità di comprensione, attraverso un dialogo tra i due autori. Per comprendere meglio dove siamo, come ci siamo arrivati, ma soprattutto dove possiamo andare, questo piccolo volume è un passo pertinente per la costruzione di un Mondo Diverso.
L’opera è una specifica e accurata analisi della situazione attuale, post pandemia e post globalizzazione, oltre alle aberrazioni a cui si è giunti con il neoliberismo, che vengono analizzate e ricondotte in un nuovo modo di pensare l’economia e la società, fruibile da tutti.
Già dagli inizi degli anni 2000 nei circoli dei più lungimiranti THINK TANK si prevedeva l’implosione del mercato e le crisi che si sono susseguite (2008/2011-12), l’implosione di un sistema staccato dall’economia reale che ha concentrato il 50% della ricchezza globale nel 18% della popolazione (fonti OXFAM, OCSE).
Il distacco della politica dal territorio e il conseguente derivare l’azione politica (e gli esponenti) delle necessità di un PIL che non rappresenta più la vera ricchezza di un Paese (vedi paesi nord europei che stanno progressivamente cambiando le voci che determinano il PIL) stanno portando ad una revisione del pensiero che si fa avanti mostrando l’importanza del Capitale Umano che va salvaguardato e sviluppato in sincrono con l’importanza della salvaguardia delle risorse del pianeta, che non sono infinite, nell’ottica di un sostanziale incremento della qualità della vita da perseguire non solo per un progresso sostenibile, ma anche per evitare dissidi sociali.
In concomitanza del cambio di passo della politica economica si innesta una diversa marcia della politica sociale e della salvaguardia dello stato sociale, con una sanità aderente alle esigenze della popolazione e fruibile da tutti con alta qualità. Questo fattore è stato alla base della crisi pandemica, poiché specialmente in Italia si è sacrificato il settore sanitario e della ricerca a logiche privatistiche di mercato, che nel momento critico si sono rivelate fallimentari (vedi sistema norditaliano).
Infine, terzo ambito da rivedere e rinforzare sono la Scuola e l’Università. Si devono incrementare questi settori con risorse strutturali che sostengano il capitale umano e ne sviluppino le capacità che poi andranno a vantaggio di ogni cittadino come di tutto il Paese.
Un mondo diverso è possibile, abbiamo le facoltà e le possibilità di poterlo costruire per noi e per le nuove generazioni affinché l’Agenda 2030 non sia solo carta scritta ma vissuta a beneficio di tutti.
Mariantonietta Valzano