“Ti attendevo” di Giorgio Bruno


Propongo questa poesia che il poeta Giorgio Bruno ha inviato alla redazione della nostra rivista. La componente evocativa trova il culmine nel verso “… una goccia di rugiada rapisce l’incanto…” che, a parer mio, merita una riflessione speciale sulla forza della parola per esprimere un’immagine interiore.

TI ATTENDEVO

Rotolavo su me stesso ,
su un tracciato umido attendevo
le foglie secche passavano ,mi sfioravano,
cadevano.
Vedevo ruvidi alberi attorno,
come una fitta al cuore il vento li oltrepassava,
nudi vegliavano il sentiero,
nauseabonda la nebbia che s’appoggiava sull’aria,
tormenta i passati ricordi ormai svaniti.
Poi come l’arcobaleno ,
silenziosa,
una goccia di rugiada rapisce l’incanto,
a poco a poco si fa strada tra le foglie tenere,
accompagnata  dal raggio ritrovato di sole ,
e scivola fino alla terra ,
per nutrire un fiore,
se lo stomaco si saziasse da solo ,
resterei in eterno rapito,
dallo sguardo dell’amore,
e il ballo iniziato ,
è pronto al debutto.
Giorgio Bruno

IMG_20150501_185214

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.