“Una giornata” di Paola Liquori


Un’autrice interessante, Paola Liquori, che attrae e incuriosisce con la sua fluida scrittura che scorre sull’onda dello “ stream of consciousness” e si avvale di inversioni e costruzioni a senso, caratterizzandosi  per l’abolizione della classica punteggiatura e  per il rilievo conferito alla dimensione dell’inconscio soggettivo. In questa riflessione poetico-narrativa, avvolta in un’atmosfera onirica, si assiste ad una consapevole accettazione che è metafora della vita: il termine di un giorno che ormai rappresenta il passato, il volgere al termine della vita che si adagia nel riposo della notte. [M.R.Teni]

Quando cala la stanchezza la sera, pare un’altra vita la giornata intera. Ma la quieta sera in poltrona, serena padrona d’un sonnolento pensiero, quel guizzo sconnesso e leggero, sommesso s’allontana, ogni elucubrazione vana. Perde senso quel pensiero, progressivo sentiero, evanesce nella mente sigillata nel suo stanco presente, svuotata e smarrita in quel niente, lo sguardo assente. Lento e beffardo traguardo imponente, sospiro impotente sulfureo sibila il naso inumidito e cola la bava, impallidito il viso. Sbuffando dilegua. Florilegio di fumi il sulfureo, accogliente giaciglio degl’impetuosi fiumi, protetto t’adagi in quel letto, ciminiera sul tetto giaci e t’osservi affannarti pe’i fiumi ch’evaporeranno come fumi evanescenti mentre tu stanco, pesante, malinconico e abbacchiato sospiri il sulfureo impotente. Calante la giornata, è l’ora del riposo e tu ti guardi allo specchio stranito e invecchiato, sonnolento immobile guardi assestarsi nel presente quel passato fumoso.
Paola Liquori

ph Eleonora Mello