Un autore che la nostra rivista ha già avuto modo di apprezzare e che con questa sua lirica riprende un tema caro, il ““Carpe diem, quam minimum credula postero” di oraziana memoria, il proposito di afferrare l’attimo che altrimenti scivola nel tempo. Una poesia significativa e incisiva.
LA CLESSIDRA
Questa è la vita vaga e triste
come la sabbia
nella clessidra scivola via
vivi solo attimi
t’illudono a credere
di vedere sorgere il sole…
improvvisa giunge la notte.
Marcello Marenaci