Presentiamo, all’interno della collana editoriale “I LIBRI DI CULTURA OLTRE”, l’ultima fatica letteraria di Maria Rosaria Perrone “Frattempi”-Piccole postille quotidiane, Prefazione Roberto Mello, edita a febbraio, 2023, ISBN: 979-12-21466-90-4.
Dalla prefazione a firma di Roberto Mello: “Sfogliando la raccolta di Maria Rosaria Perrone si ha l’impressione di inoltrarsi in un’avventura temporale che si dipana attraverso intervalli di pensieri e riflessioni che hanno significati intensi e universali. Già dal titolo, breve eppure incisivo, “Frattempi – Piccole postille quotidiane”, si può cogliere il contenuto essenziale dell’opera che vive attraverso uno spazio intercorrente tra il tempo vissuto e il tempo pensato, tra realtà che si manifesta e realtà che si medita, con profondità e grande sensibilità. […] Nel senso etimologico “frattempo” è lo spazio di tempo che intercorre tra due fatti o momenti successivi, anche distanti tra loro, ma, nella raccolta di Maria Rosaria Perrone, questo spazio si carica di vita propria, diventa spazio per meditare, analizzare, consapevolizzare un tempo che travolge con eventi e situazioni da cui scaturisce un’analisi attenta e ponderata di una società artificiosa e frammentata che, progressivamente, sta cambiando, mostrando, “nel frattempo”, le proprie fragilità e incongruenze, manifestando lo smarrimento di un’umanità perduta. […] Nella raccolta, che potremmo quasi definire uno zibaldone moderno, è, peraltro, presente una ricerca intrinseca della parola, mezzo fondamentale per condurre un’esplorazione interiore che sappia rendere appieno il proprio pensiero, che, tuttavia, non è scevra da intenti di sperimentazione.
Il volume è suddiviso in varie sezioni:
Sui Sentimenti –
Cos’è libertà? Libertà è poter guidare autonomamente, godersi la strada deserta illuminata dal sole e rimanere sola con i propri pensieri.”
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Ci sono malinconie improvvise che feriscono il cuore.
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Il cielo è grigio e pesante. Pennellarlo d’azzurro con scarabocchi d’ottimismo, tornando bambine, fa bene al cuore.
Sul Silenzio –
L’intima tristezza non è fatta di lacrime, ma di silenzio.
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Ci sono giorni in cui regna un silenzio avviluppato da una malinconia tenera e dolente.
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Il peggior silenzio è quello che ci imponiamo e che ci impongono.
Sulla Società –
Abbiamo il dovere della memoria per arginare i rigurgiti nazifascisti, per ricordare che il 25 Aprile è stato, è e sarà il giorno dedicato alla Liberazione d’Italia dal nazifascismo.
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Si ostenta tutto, ma ciò che non si può ostentare è un animo nobile, d’altro canto è difficile ostentare ciò che fatti e azioni dopo qualche tempo palesano.
Sulla pandemia –
Giorni fotocopia…
Questo è un periodo per me di molti giorni fotocopia, giorni che nascono e muoiono uguali. La mia anima, però, si ribella, così scarabocchia le fotocopie, cercando bellezza nell’ordinario, nella quotidianità della natura che non mi delude mai. Lungo la via di casa ho incontrato degli ippocastani, con le foglie tarlate dal tempo, arrugginite e stupende. Mi sono riparata sotto la chioma rossastra, ho fissato la magia in alcuni scatti, mentre il vento del nord con raffiche furiose e impietose la tormentava.
14 dicembre 2020
Salentosità –
È il colore del mare, la sua acqua cristallina, il suo profumo e la libertà.
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È naufragare nelle emozioni che dà il mare.
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È stupore.
Di seguito la recensione di Laura Benincasa: “La scelta della forma in prosa mi sembra si adatti perfettamente al fluire dei pensieri che hanno la loro cifra nello scorrere del tempo,come suggeriscono la clessidra sulla copertina e il termine” Frattempi” del titolo che parla di meditazioni a lungo elaborate tra le esperienze della vita e le attività quotidiane.Il. suo sguardo sul mondo è attento, pacato anche nell’ indignazione, a volte disincantato e rassegnato, ma sempre umanissimo e ricco di poesia. È il tempo, l’età matura che insegnano a cogliere l’essenziale, la semplicità, a scoprire la bellezza anche tra le erbacce o rivelarsi nel cortile della scuola,il luogo del suo amato lavoro. Ed è al tempo che lascia il suo scritto come testimone, dedicandolo”Ai miei figli e a mia nipote” e proiettandosi nel tempo del lettore, invitandolo ad aggiungere il proprio concetto di Salentosita’. Nella sezione “Sentimenti” ho ritrovato molte riflessioni a me consonanti, quelle sui figli e sulla solitudine per esempio.Mi è arrivato al cuore l” aggettivo “Carsico”, che usa a connotare il “fiume di emozioni”, con il suo visualizzare il lento, inarrestabile, implacabile scavo che esse producono,per giungere nel profondo dell’anima,o come scrivi per” sfociare nel mare infinito dei sentimenti”. La stessa sintonia ho ritrovato nella sezione sul “Silenzio. “Io credo di non aver scelto un solo silenzio, di averne, invece varie modalità ciascuna improntata a ripararmi dalla “futilità delle parole”.Nei pensieri rivolti alla Società, che apostrofa con taglienti aggettivi, ritrovo più pregnante e “definitivo” il suo impegno civile e sociale, il suo pensiero divergente, così nelle postille, in realtà pensieri lunghi e articolati, sul periodo della pandemia, banco di prova per mente, cuore, sentimenti e carattere.Commoventi le riflessioni dedicate alla poesia della sua terra; il neologismo “Salentosita’ è come una carezza che fa rivivere riti semplici e di relazioni affettuose: il giorno di San Martino”, l’ora della Controra ” Na sciuta e benuta”. Un articolato, ricco mondo interiore quello di Maria Rosaria Perrone che cerca di comunicare, come la stessa afferma, leggerezza per temperare con il sorriso i “macigni del cuore”. Grazie Maria Rosaria per questi doni di poesia e saggezza. Laura Benincasa.
Disponibile negli store online.
PER CONTATTARE L’AUTRICE:mrperrone@alice.it
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