Negli splendidi e accorati versi di Rita Mazzotta Mazzotta c’è tutta l’atmosfera della poetica intimistica che tante suggestioni suggerisce al lettore. Si respira il senso panteistico di una natura in cui lo spirito si immerge per trarre conforto e compagnia, di contro a una solitudine ossimoricamente intrisa di moltitudine che, comunque, si intristisce di fatue presenze. La nota dell’autrice sottolinea lo schema della lirica, dando un’ulteriore prova di accuratezza al componimento. [M.R.Teni]
Vago tra i filari della vigna,
sola mi immergo nel verde della campagna;
Quella natura, che mai t’inganna,
come ogni anno stende il suo eterno verde panno.
È un panno colorato, tinteggiato dai più svariati colori,
i colori dei fiori che nei miei pensieri cancellano ogni tristezza,
madre natura da matrigna è ora mia vera ed unica compagna;
tutto spesso è solo mera illusione,
è arma nemica di ogni fatale delusione.
Sempre vagando nell’eremo dei miei pensieri
trovo rifugio in un tanto agognato capanno;
anche qui c’è l’inganno:
non si è mai soli, c’è sempre l’ombra di qualche tiranno
ovunque e quandunque si è, mia cara solitudine,
rimarrai illusione in questo mondo di fatua moltitudine!
Rita Mazzotta Mazzotta
[N.d.A. ] Sonetto di schema petrarchesco pervaso da una sete infinita di solitudine in simbiosi unicamente con madre natura.

ph mrt