“Mattino” di Davide Angelo Salvatore


Una lirica di rarefatta atmosfera che indulge ad una sognante e nostalgica immagine di un mattino, pervaso di fervida rinascita ancora ebbra degli ultimi sogni. Un verseggiare aulico che rende la luce palpabile di taluni dipinti impressionisti e induce a immergersi nel sogno ancora vivido della notte. [M.R. Teni]

Ai primi fremiti delle palpebre

tutto è pervaso da un lieve tepore

che profuma intorno di rinascita;

dolce sogno subito abbandonato

fra i rimasugli stanchi di un ricordo

morente di flebili sensazioni.

 

Aria fresca su per le narici e nel cuore,

tenere melodie chiare d’uccelli

cullano monotonamente l’illusione;

cascate verdi su per le montagne,

viali deserti, autostrade, campagne,

impressioni disperse tra le immagini calme.

 

Le bianche vergini luci del mattino

illuminano fievolmente le forme,

un fitto coro di violette

armonicamente si estende

lungo il vociato viale alberato,

e d’un tratto riprendono i sogni.
Davide Angelo Salvatore

ph mrt