“Vita ti chiede” di Anastasia Arnesano


Attraverso una gradatio ( cammina, corri,naviga, naufraga, vola, accendi, brucia, vivi) si estrinseca il significato profondo di una lirica costruita sapientemente, e con una modernità asciutta e innovativa, su elementi naturali, imprescindibili, che assurgono a simboli e metafore dell’esistenza. Si percepisce,  percorrendo i versi e rivestendoli di intensità, avvalendosi peraltro di un climax progressivo, una sempre crescente passione per la vita che, al di là di ogni considerazione, deve essere vissuta pienamente e consapevolmente. [M.R.Teni]

Quante volte in terra

ho desiderato il mare

e quante volte in mare

ho desiderato la terra.

Quante volte ammirando il cielo

ho pensato al fuoco

e quante volte nel fuoco

ho aspirato al cielo.

Terra

come il confine,

come il qui e ora,

come la certezza

dell’esser radicati e aggrappati

a questa vita.

Acqua

come l’oltre,

come il lì e poi,

come la ricerca coraggiosa,

come la corrente

che spinge chi osa.

Aria

come il sogno,

come il sempre e ovunque,

come la beatitudine che sfugge

e che solo l’anima sente.

Fuoco

come l’amore,

come il tempo senza tempo

e lo spazio senza spazio,

come luce che accende,

sole che scalda,

come la passione

che lo spirito muove

e brucia le paure.

 

Cammina, corri,

naviga, naufraga,

vola,

accendi, brucia,

vivi

questa vita che avanza

e che vita ti chiede.

Anastasia Arnesano