Luce. Brezze di luce!
In picchiata
sul liquido argenteo del mare
il falco pellegrino afferra
il ricordo di giorni lontani.
Un nonnulla di sabbia lunare
sulla pelle del viso
e sulle sponde degli occhi
lambite da bianche orchidee
di smaglianti risvegli!
Sillabando parole sul cuore
si andava sbocciando
in azzurri mattini…
ed era gocciare
su stalattiti degli anni felici!
Ma rapido un fruscio di stelle
il concerto disturba
di archi e fiati
dell’ arcano silenzio
quando la mano del tempo
là t’accompagna…
Là, dove Penelope
invano attende
del reduce amato
il ritorno dall’ultimo viaggio
di là dalle estreme colonne…
Antonio Teni