Una lirica intensa, forte nelle anafore che scandiscono l’esortazione sublime e struggente nei contenuti che inducono a riflettere su questo nostro tempo, dilaniato dal consumismo e dall’ipocrisia, infestato dalla malvagità e dall’indifferenza. La sensibilità del poeta traspare e si fa voce per offrire uno squarcio di speranza che si può concretizzare solo nella fede pura e senza conformismi. [M.R.Teni]
Nasci Gesù!
Dove il dolore ha innalzato le sue tende
e non resta che il grido
di quanti videro il sentiero
dei sogni sfregiato dalle lame
dell’odio.
Nasci Gesù!
Dove il lamento degli agnelli
è un lago senza fondo
per chi ha deciso di privarsi
del volto e non specchiarcisi
dentro.
Nasci Gesù!
Là…dove recise corolle
di fiori bianchi
ricordano al cielo l’estremo sorriso
tra fili tremanti d’erba…
rossa.
Nasci Gesù!
Nelle città delle immemori folle
dove abita l’indifferenza
e si è più soli che in un mondo
di ghiaccio…
Nasci Gesù!
E fa’ che le lacrime
dei tanti che appena respirano
siano acqua di vita
nel deserto del cuore
dei pochi…che sollazzano.
Per tutti noi, orfani,
noi spersi come foglie
in cimiteri di vivi,
per noi alla deriva in quest’oceano
di tenebre,
Nasci Gesù!
Il vento che urla
senza requie
è la voce di quanti t’invocano,
di quanti ti pregano vivendo
e di quanti t’attendono
morendo…
Poni fine a questa notte infinita
su cui l’occhio del male indugiare
volle lo sguardo.
Signore…Tu sai
che l’anima non ha smarrito il ricordo
del tuo sorriso e da sempre
t’aspetta!
Nasci Gesù!
Antonio Teni