“Nasci Gesu!” di Antonio Teni


Una lirica intensa, forte nelle anafore che scandiscono l’esortazione sublime e struggente nei contenuti che inducono a riflettere su questo nostro tempo, dilaniato dal consumismo e dall’ipocrisia, infestato dalla malvagità e dall’indifferenza. La sensibilità del poeta traspare e si fa voce per offrire uno squarcio di speranza che si può concretizzare solo nella fede pura e senza conformismi. [M.R.Teni]

Nasci Gesù!

Dove il dolore ha innalzato le sue tende

e non resta che il grido

di quanti videro il sentiero

dei sogni sfregiato dalle lame

dell’odio.

 

Nasci Gesù!

Dove il lamento degli agnelli

è un lago senza fondo

per chi ha deciso di privarsi

del volto e non specchiarcisi

dentro.

 

Nasci Gesù!

Là…dove recise corolle

di fiori bianchi

ricordano al cielo l’estremo sorriso

tra fili tremanti d’erba…

rossa.

 

Nasci Gesù!

Nelle città delle immemori folle

dove abita l’indifferenza

e si è più soli che in un mondo

di ghiaccio…

Nasci Gesù!

E fa’ che le lacrime

dei tanti che appena respirano

siano acqua di vita

nel deserto del cuore

dei pochi…che sollazzano.

 

Per tutti noi, orfani,

noi spersi come foglie

in cimiteri di vivi,

per noi alla deriva in quest’oceano

di tenebre,

Nasci Gesù!

 

Il vento che urla

senza requie

è la voce di quanti t’invocano,

di quanti ti pregano vivendo

e di quanti t’attendono

morendo…

 

Poni fine a questa notte infinita

su cui l’occhio del male indugiare

volle lo sguardo.

Signore…Tu sai

che l’anima non ha smarrito il ricordo

del tuo sorriso e da sempre

t’aspetta!

Nasci Gesù!
Antonio Teni