“Comico” di Salvatore Lanno


Il poeta che presentiamo oggi nella rubrica ” La tua poesia” è, senza alcuna retorica, un rappresentante illustre di un genere poetico, il tautogramma, che tanta diffusione ha avuto nel mondo medioevale e che richiede una capacità ed una perizia di fine cesellatore per poter essere espresso al meglio. Salvatore Lanno, eclettico e poliedrico, si avventura nel mondo della scrittura con sempre nuovo entusiasmo e percorre strade che lo portano anche a sperimentare e a creare diverse forme d’arte. Oltre alla passione per la scrittura, la poesia e la musica ha sempre creduto fortemente nei valori della vita sociale e si impegna anche in varie attività di volontariato. Nella lirica che segue, apparentemente simile a un gioco poetico, le parole hanno inizio con la lettera C e si snodano con destrezza connotando i significati propri di ogni singolo vocabolo, attraverso metafore  e similitudini e  dando vita a un componimento originale e incisivo. Un gioco sapiente, condotto con mano sicura che affascina e crea un misto di curiosità e sorpresa nel momento in cui avviene una magica simbiosi tra funzione denotativa e attribuzione connotativa della singola parola.  [M.R.Teni]

Canta come civette campagnole,
Celando cautelari certezze.
Cavalca concrete cinte compromettenti.
Catalizza, concorda, combatte catastrofe climatiche con carezze comiche.
Combina commedie commerciali commissionate,
crea commoventi caos che coscienziosamente corregge.
Culmine cronista che comporta culture cupamente cucite.
Crede costantemente come cibare costituzioni coreografiche.
Capiente cornice catalizzatrice che chiude chilometriche censure.
Salvatore Lanno

Il tautogramma
a cura di Salvatore Lanno

Il tautogramma è un componimento composto da parole che iniziano tutte con la stessa lettera. Esercizio letterario diffuso tra i poeti medievali ed è oggi un gioco enigmistico.

Veni, vidi, vici ( Venni, vidi, vinsi) è la frase con la quale, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l’esercito di Farnace II di Ponto a Zela.  Tra le barelle del corteo fece portare avanti un’iscrizione di tre parole, “Venni, vidi, vinsi” che evidenziava non le azioni di guerra, come negli altri casi, ma la caratteristica della rapida conclusione.

L’incisione con la celebre frase Veni Vidi Vici

Nella storia della letteratura, dai precedenti latini e medio latini, attraverso il medioevo e il rinascimento, il gioco letterario è sempre stato presente. Oggi, questa interessante eredità, sta ritrovando sempre più uno spazio di rispetto come esercizio linguistico, teso ad affinare la capacità di chi si deve o vuole misurare con la scrittura. Il tautogramma è inserito nei programmi di educazione linguistica della scuola primaria e secondaria. Adottato anche da docenti dal calibro di Umberto Eco in alcuni corsi di scrittura creativa e seminari.
La composizione di un tautogramma “puro”, per la sua possibilità di estensione, la sua volontà testuale e l’assenza di facili vie di uscita, costituisce un ottimo banco di prova per sondare le risorse degli studenti. Grazie ad un attempato “gioco di parole” dagli esiti spesso bizzarri, il mettersi in gioco con se stessi e con gli altri, ha un esordio se non indolore, almeno ironico. Il tautogramma non è solo un gioco, poiché le sue regole limitanti spingono gli autori della composizione verso una ricerca lessicale e sintattica ancora più complessa rispetto agli altri tipi di composizione testuale, sempre comunque impegnativi. Le proprietà linguistiche sono decimate dall’uso di una sola lettera dell’alfabeto: limitazione che ovviamente restringe di parecchio le loro normali possibilità di applicazioni; non è facile, ad esempio, nella costruzione di una storia, rinunciare all’uso di congiunzioni e preposizioni che rendono normalmente fluido il nostro componimento.
Durante la stesura di un tautogramma, la punteggiatura riveste una grande importanza: dà dinamica e ritmo alla storia in modo tale che la sua efficacia viene testata sul campo, lasciando nel bagaglio culturale di ciascuno, una risorsa in più a cui attingere. Il tautogramma spinge inoltre chi scrive ad un uso più intenso di modi e tempi di verbi, vocaboli, aggettivi che spesso si considerano poco. Un lavoro creativo che nasce dal nulla, ma con un risultato finale che fa aumentare la consapevolezza riguardo le risorse personali e le potenzialità della nostra lingua. Un risultato che lascia agli studenti un bagaglio più ricco di competenze e di esperienze linguistiche ma anche di fiducia in se stessi. Unico inconveniente del tautogramma un’inspiegabile coazione mentale, che si innesca sempre dopo aver lavorato per qualche ora a varie composizioni. Ma non è un grosso problema, ci si capisce lo stesso!
Bibliografia
Bartezzaghi, Lezioni di enigmistica, La Nuova Italia, Firenze 1994.
De Mori, Giuoco piacevole, Bulzoni, Roma , 1988.
Della Casa, Scrivere testi: il processo, i problemi educativi, le tecniche, Einaudi , Torino 2001.
Zamponi, I draghi locopei, Einaudi, Torino, 1996.
Tarantini, Laboratorio di scrittura, Franco Angeli, Milano 2003.

Salvatore Lanno, siciliano di nascita e milanese di adozione. Ha studiato Saxofono al Conservatorio di Musica Statale “Antonio Scontrino” di Trapani con Giancarlo Bini, perfezionandosi con Luca Calò, Domenico Dolci e Lea Pavarini. Si è laureato in Didattica della Musica e dello Strumento al Conservatorio di Musica Statale “Giuseppe Verdi” di Milano, Istituzione MIUR-AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale del Ministero dell’Università e della Ricerca). Appassionato componente del DSU-Comitato Regionale per il Diritto allo Studio ha seguito professionalmente corsi di Semiografia, Composizione (arrangiamento e improvvisazione), Storia della Musica, Pedagogia, Psicologia, Teoria della Musica, Direzione di Coro e Repertorio Corale, Metodologia dell’insegnamento strumentale, Musica da camera e d’insieme, Informatica musicale. Attivo esecutore anche in concerti corali, ha partecipato a diversi spettacoli teatrali e di consapevolezza corporea. Oltre alla passione per la Musica, Salvatore ha sempre creduto fortemente nei valori della vita sociale: per sette anni volontario soccorritore e autista per l’ANPAS-Associazione Nazionale Pubblica Assistenza Sociale presso la Croce Verde di Trezzano S/N, la Croce Rosa Lombarda di Milano e la Croce Verde di Corsico, oggi, è un grande sostenitore dell’AIRC-Associazione italiana ricerca sul cancro e dell’AMS-Associazione malattie del sangue. Nel 2012 fonda l’Associazione “La Piccola Orchestra”, di cui è l‘attuale presidente ed entusiasta insegnante. Docente serio e appassionato, ha insegnato ed insegna tuttora Musica in Scuole primarie e dell’infanzia di Milano e della sua Provincia, curando l’alfabetizzazione musicale e l’animazione giovanile attraverso diversificati progetti. E’ anche Giornalista Pubblicista, iscritto all’ordine dei giornalisti, e direttore responsabile della testata giornalistica “Sapendo Leggendo”; collabora inoltre con vari periodici sportivi e non sportivi del nord Italia. Ha frequentato il corso di dizione e conduzione radiofonica con Patrik Facciolo (Radio Italia solomusicaitaliana). Nel 2011 ha pubblicato il romanzo “Il ricordo del 9” e nel 2013 l’ulteriore libro “La vita di tutti noi” per la Casa Editrice Aracne, entrambi presenti alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, di Francoforte e di Roma. Presidente e organizzatore del Concorso Letterario Nazionale “Artisti” per Peppino Impastato.

Salvatore lanno