“Autunno” e “Vorrei” di Damiano Gasperini


È un ragazzo di vent’anni che ci scrive da Roma, Damiano Gasperini,  inviando una raccolta di liriche che trattano gli argomenti più disparati e quanto mai attuali. È la voce di un giovane che dimostra la grande passione per la poesia e che dice di sé: “Adoro leggere,scrivere,pensare e sognare. La musica è parte di me,la poesia invece è quella nuvola protettrice e consigliera che da anni mi accompagna in un adolescenza variopinta”. Considero sempre con grande attenzione, con un misto di rispetto e ammirazione, tutto ciò che nasce dalla penna di un animo sensibile e mi sembra sia un bel momento e anche occasione di confronto  condividere la lettura di alcune di queste liriche tratte dalla raccolta di Damiano Gasperini.

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VORREI
Vorrei un incontro importante per i miei occhi,
vorrei sorridere fissando imbambolato il vuoto,
vorrei sentire solchi nello stomaco,
vorrei sbattere un pugno geloso,
vorrei ritrovarla in ogni canzone,
vorrei pensarla in ogni occasione,
vorrei addentrarmi nelle sue idee,
vorrei cibarmi delle sue poesie corporee,
vorrei donarle questo cuore,
vorrei baciarla per la prima volta su una fredda panchina,
vorrei imparare a dire ti amo,
vorrei insegnarle a fare l’amore,
vorrei ridere del tutto o del niente,
vorrei litigare per niente e per tutto,
vorrei passeggiare per le vie dell’eterna Roma
vorrei sentire il suo respiro in un bagno sul litorale,
vorrei accarezzare quei melodici ricci,
e infine soddisfatto,sereno e distratto
da spine di varia natura
vorrei esser felice anche nel pianto
di un ragazzo che ha ancora paura.

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 AUTUNNO
Cadi, lacrima d’estivo ricordo
sulla bruna foglia io non scordo
tuona il cielo, la pioggia scende
vi si confonde, l’Autunno non attende.

In subbuglio ho mente e cuore
nel ripartir in grinta o con dolore
la prima,l’imminente percorso
il secondo del caldo tempo trascorso

Pacato sei,
udito sorpreso per gocce,vento e foglie
che la sabbia e il mar dal pensier non toglie
ma rilassante melodia il cervello accoglie

Di rara bellezza  son i tuoi colori
paradisiaci i profumi signori
riflettete sulla mite stagione
pepara all’Inverno,con materna attenzione

Cade un riccio,scoppietta il fuoco
ecco le caldarroste fumanti con poco
rispetto per i Santi,preghiera per gli amati
dopo le zucche,ecco Novembre nel cielo volati

Sognante sei,
a un bosco che sussura m’abbandono
mai cosi della vita m’innamoro

Distruttore sei,
di ansie,noie e problemi quotidiani
relax dalle vetrate per quei nuvoloni strani

Pacato sei,
udito sorpreso per gocce,vento e foglie
che la sabbia e il mar dal pensier non toglie
ma rilassante melodia il cervello accoglie
Autunno sei…
DAMIANO GASPERINI