
“Il punto di vista” di Mariantonietta Valzano
Cosa direbbe Andrea Camilleri in questo periodo: il suo eloquio forbito a cui ci ha abituato sicuramente avrebbe stigmatizzato alcune situazioni che stiamo vivendo, magari con le sue pennellate di acuta ironia e tanta sostanza intellettiva.
Si sente la sua mancanza non solo perché…sono finite le sue storie, ma anche per i suoi interventi pubblici anche se rari.
Lo vorrei un Camilleri che descrive la bolgia delirante che si accalca in alcuni luoghi, vorrei che descrivesse l’operato di alcuni a danno di altri, vorrei che ci svegliasse…e risvegliasse quel seme umano che tanto si era decantato durante i mesi più duri della pandemia e che ora…è dimenticato nei meandri della rabbia e della superficialità.
Nel suo ultimo romanzo ci lascia un testamento amaro e non troppo speranzoso. Le solite trame clientelari e la corruzione sono sempre lì, a oltraggiare il nostro orizzonte.
Mi chiedo fino a quando…ci arrenderemo a quel limite che ci opprime.
E in tutto questo…ci manca Andrea Camilleri come non mai.
Mariantonietta Valzano