“È dal 28 in poi che si deve ricordare. Ogni giorno è memoria” Liliana Segre
Mi hanno fatto riflettere le parole della senatrice a vita Liliana Segre durante le celebrazioni in occasione del Giorno della Memoria: “Non può essere una giornata sola per nessuno. Per chi quella strada l’ha percorsa, per chi ha visto, per chi ha sentito, per chi ha fatto un passo dopo l’altro, una gamba dopo l’altra nella marcia della morte. Tutte le cose che spariranno con me, come stanno sparendo una dopo l’altra perché siamo sopravvissuti anche alla vita dopo”. Continueremo a rimembrare, a trapassare il tempo ed eternare il ricordo di quello che è stato perché non evapori come il fumo delle ciminiere intriso di essenze umane. Su questa rivista, la rubrica “Il Giorno della memoria” non si chiuderà all’indomani del 27 gennaio, ma resterà aperta per tutti coloro che vorranno dedicare un pensiero, una frase, una riflessione a ciò che la storia ci ha narrato attraverso le testimonianze dei sopravvissuti dell’Olocausto. La poesia che vorrei condividere con voi l’ho scritta nel 2005 e questo perché già tempo fa ero convinta che la memoria non si debba esaurire nell’arco di una commemorazione, ma deve essere una fiamma accesa che risvegli la volontà che non si verifichino ancora situazioni drammatiche e disumanizzanti.
Un giorno non basta
per ricordare
l’orrore che hai visto sfilare
inciso su carni scarne
impresso in scheletri occhi
impietrito da sordi fucili
puntati su corpi innocenti
Un giorno non basta
per ricordare
quanto dolore può sopportare
un Uomo che sa di finire polvere e
fumo da ciminiere
arso alla stregua di un ceppo
inodore.
Un giorno non basta
per ricordare
file stremate di larve sventrate
urla selvagge / lamenti fiochi
e una fornace sempre in calore.
Un giorno non basta
per dimenticare.
Maria Rosaria Teni
Una voce Poetica che si eleva dal profondo. Complimenti Poetessa Maria Rosaria.
"Mi piace""Mi piace"