Una metafora, la falena, simbolo dell’uomo, viandante nell’incerto cammino quotidiano, pellegrino alla ricerca di una meta che non trova nel vivere tra i perigli comuni ai mortali. Una lirica che inclina verso un ripiegamento pessimistico e termina in un’ impressionistica pennellata di libertà nel volo finale della lieve farfalla notturna. [M.R.Teni]
Vola attorno al lume l’estiva falena
che raminga e anelante si schiude
alla comune luce
che noi mortali non crediamo.
Chissà se l’insinuante dubbio
nel di lei cuore s’annida;
se lo scoramento prevale
o se la vivida luce votiva
l’eternità gl’ispira.
Angustiato dalla meschina sorte di quella,
m’avviai.
E voltatomi una volta ancora
per salutar la sventurata,
la intravidi volar via, avvinta da l’oscurità.
Gabriele Provenzano

ph mrt
Gabriele Provenzano nasce nell’ottobre del 1989 a San Miniato, uno storico paesino sulle colline pisane. Scrive poesie, racconti e dissertazioni di vario tipo per puro diletto personale. Il suo stile è, insieme, aulico e moderno, forte e profondo.