Presentiamo un giovane poeta, Giorgio Bruno, il quale ha connotato le sue liriche come descrizioni di attimi, pensieri che si tramutano in poesia. Scrivere per il nostro giovane amico è l’unico modo per avere delle risposte a tutti gli interrogativi che lo pervadono nei suoi momenti di silenzio. Ho letto con interesse i suoi versi e devo riconoscere che, nonostante una struttura non propriamente lirica. hanno un contenuto profondo e la sua interiorità sembra voler emergere per tirare fuori una sensibilità inesplosa. Ci sono immagini che colpiscono e ho pensato di proporre la lirica che segue, lasciando a chi legge, l’ interpretazione soggettiva che scaturisce da queste immagini.
Maria Rosaria Teni
“Routine”
Assopito percorro lentamente
la soglia dell’ipocrisia ,
come un clown da strada,
mi ritrovo solo ad ascoltare i gemiti
di quell’amor proprio
che condanna indegnamente l’anima pura
intrinseca nel cuore umano.
Si percepisce un dissenso
nei confronti di quella morale perduta
sostituita da false idee ,
da falsi sogni , da false mete pre impostate
da chi ha venduto la sua dignità
per la materialità effimera, sporca,
capace solo di donare serenità farlocca .
Taciturno me ne sto di fronte
alla meschina voglia di elevarsi agli altri.
Il cosmopolitismo è stato mal interpretato,
o meglio interpretato a proprio piacimento.
Siamo tutti uguali di fronte a dio,
ma se dio non esistesse ?
di fronte a chi dovremmo mostrare la nostra purezza?
Solo me ne sto, aspettando il lento declino umano
verso la più totale indifferenza
nei confronti della sofferenza altrui!
autore: Giorgio Bruno