“Consigli per lettura” – Ottobre – a cura di Mariantonietta Valzano


Harry Bernstein e la moglie Ruby

Harry Bernstein e la moglie Ruby

Gentili lettori, questo articolo è dedicato a chi ama leggere la delicatezza dell’anima.
Stavolta parlerò di Harry Bernstein e dei suoi tre libri ‘’Il muro invisibile’’, ‘’Il sogno infinito’’, ‘’Il giardino dorato’’.

 Lo scrittore è stato un noto e pluripremiato sceneggiatore di Hollywood. Di origine ebrea emigrato con la sua famiglia in America negli anni a ridosso della crisi del 29, ha raccontato la sua vita attraversando quasi un secolo di storia e soprattutto di rivolgimenti sociali, che hanno determinato l’evoluzione storica del novecento in una deriva nichilistica ed edonistica.

indexNe ‘’Il muro invisibile’’ descrive la situazione della sua cittadina natale, in cui con la sua famiglia ha vissuto fino al trasferimento a New York. Il muro in questione è una sorta di divisione che c’era nella strada in cui viveva, dove da un lato c’erano le famiglie ebree e dall’altro invece le famiglie inglesi. In mezzo un ‘’muro’’ che faceva da spartiacque di due differenti culture e modi di vivere, che tuttavia si intersecavano in alcuni momenti dell’anno dando origine a una condivisione che sapeva molto di civiltà e umanità allo stesso tempo.

L’integrazione non è in realtà proprio condivisione dei momenti della vita e intersezione delle differenze, che non infici le identità ma le confronti in modo da rispettare i principi dell’umana convivenza?

E i pregiudizi?

Quelli ci sono sempre, dovuti soprattutto al disagio sociale che comunque inferisce le vite di tutti.

arton5434Ne ‘’Il sogno infinito’’ Bernstein racconta il periodo americano della sua vita. Il duro lavoro che caratterizzava quel periodo in cui la crisi del 29 aveva stravolto l’economia mondiale e soprattutto in America portò a una forte recessione. In quel periodo si innamora della donna con cui passerà il resto della sua lunga vita, un amore che non ha nulla a che fare con i legami liquidi dei nostri tempi, come ben descrive Zygmunt Bauman. L’amore che sfida la povertà, il sacrificio. L’amore che si nutre di cuore e di anima e che nutre cuore e anima. L’amore che è delicatezza e fiducia.

Come mai oggi non c’è più la solidità dei sentimenti capaci di sfidare spazio e tempo?

Perché le brutture della vita, del mondo hanno violato anche la purezza dell’anima?

5529_ilgiardinodorato_1258473505Ne ‘’Il giardino dorato’’ lo scrittore dà il senso dell’epilogo alla sua vita. Si trasferisce in un pensionato con la moglie che poco dopo muore. Proprio da questa perdita nascono i suoi tre libri, dove ripercorrendo tutta la sua vita come in una catarsi si libra il suo animo e metabolizza il lutto.

Come si può passare una vita con una sola persona?

Come si può amare una sola persona e sentirsi perso senza essa?

Tutti i libri di Harry Bernstein sono scritti in un linguaggio semplice ma raffinato, con quella ‘’delicatezza d’animo’’ che il mondo ha sacrificato alla descrizione splatter o erotica dell’esistenza, dove il sentimento si sacrifica cedendo il posto al tumulto incompiuto della maturità sentimentale. Siamo tutti rapiti dal vortice delle emozioni per distinguerle dai moti profondi dell’anima e dalle sue percezioni. Forse leggendo queste opere si potrà riscoprire che ci sono mille pieghe in ognuno di noi, ed ogni piega è una meraviglia della persona che siamo.

Basta solo rendere ‘’solido’’ ciò che è ‘’liquido’’.
Bauman docet.

Mariantonietta Valzano