“Chiamami ancora invano, pescatore” di Alessia Lombardi


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La liricità insita nei versi che seguono è disarmante e, nello stesso tempo, denota una sensibilità profonda che cela un groviglio interiore che scalpita per essere dipanato. La poesia aiuta a vivere anche le situazioni più disparate e più sofferte che si frappongono nel percorso esistenziale di ogni essere umano e rappresenta quell’ancora cui aggrapparsi anche per liberare emozioni incastonate nella quotidianità. Il gioco di un lessico articolato e figurato conferisce un’eleganza intrinseca ad anastrofi e costruzioni metaforiche di ardita compostezza.[Maria Rosaria Teni]

Chiamami ancora invano, pescatore

di aragoste e crisantemi, tornerà

trasportato dai treni quel tempo

che non ti so spiegare

andarsene

ancora prima di entrare sfaticata

forastica nelle tue mani

nella terra arroccata

delle piogge la fine

inviolata la tristezza

tornerai

trovandomi sposata con il

sole ti avrò sempre

amato perduto aspettandoti

per il vecchio squarcio del mare.

Alessia Lombardi

Alessia Lombardi, è nata il 20 maggio 1996 a Pontecorvo (FR) ma risiede a San Giovanni Incarico. Laureata in Filologia della Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, ha iniziato a scrivere nel 2003. Nel 2014 è stata insignita del 41° premio «La Ciociara» per la Poesia, nel 2017 del 29° premio «Fratellanza nel Mondo». Nel 2016 è stata semifinalista al concorso «CET – Scuola per Autori di Mogol»; nel giugno 2020 è tra i cinque finalisti della prima edizione del concorso nazionale di poesia «Villa delle Ginestre». È critico musicale e live-reporter per il blog «Lo Zibaldone» ed il mensile on-line «Vita Ciociara», leopardista e cantautrice (sotto lo pseudonimo di Crow J).

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