“Ancora mi solleverò” di Maya Angelou


Tu puoi scrivere di me nella storia,
con le tue bugie amare e contorte.
Puoi calpestarmi nel fango
ma io, come la polvere, mi solleverò.

La mia impertinenza ti irrita?
Perché sei così cupo?
Perché io cammino come se avessi pozzi di petrolio
che sgorgano nel mio salotto.

Proprio come le lune e come i soli,
con la certezza delle maree,
proprio come speranze liberate,
di nuovo io mi solleverò.

Volevi vedermi spezzata?
Con la testa china e gli occhi bassi?
Le spalle cadenti come lacrime.
Indebolita dalle grida dell’anima.

La mia superbia ti offende?
Non prenderla a male.
Perché io rido come se avessi miniere d’oro
nel mio cortile.

Puoi spararmi con le parole.
Puoi ferirmi con gli occhi.
Puoi uccidermi con l’ odio,
ma io, come l’aria, mi solleverò.

La mia sensualità ti disturba?
È una sorpresa
ch’io danzi come se avessi diamanti
all’incrocio delle cosce?

Fuori dalle capanne dell’ignominia della storia,
mi sollevo.
In alto, da un passato radicato nel dolore,
mi sollevo.
Sono un oceano nero, immenso nel balzo,
scrosciando e ingrossando, dò frutti nella marea.
Lasciando alle spalle notti di terrore e angoscia,
mi sollevo.
In un’alba meravigliosamente chiara,
mi sollevo.
Portando i doni che i miei antenati mi diedero,
Io sono il sogno e la speranza dello schiavo.

Mi sollevo.
Mi sollevo.
Mi sollevo.
(Still I Rise – da  “And Still I Rise” di Maya Angelou)

Maya Angelou, nata Marguerite Ann Johnson (Saint Louis, 4 aprile 1928 – Winston-Salem, 28 maggio 2014), è stata una poetessa, attrice e ballerina statunitense. Ragazza madre a diciassette anni, Angelou ha svolto i lavori più diversi, tra cui la tranviera, la cameriera, la cuoca, la mezzana, la prostituta, la spogliarellista, la ballerina, la cantante; ha fatto parte del cast dell’opera di George Gershwin Porgy and Bess, la giornalista in Egitto e l’insegnante nel Ghana durante il periodo della decolonizzazione, la coordinatrice dell’associazione per i diritti civili Southern Christian Leadership Conference, la compositrice, la scrittrice, l’attrice, l’autrice, regista e produttrice di drammi teatrali e programmi televisivi. Dal 1982 è stata docente alla Wake Forest University di Winston-Salem, nella Carolina del Nord, di cui detiene la cattedra Reynolds di primo professore a vita in studi americani. Attiva nel movimento per i diritti civili, ha lavorato a fianco di Malcolm X, conosciuto nel Ghana, e, dopo il suo assassinio, con Martin Luther King, Jr. Dagli anni novanta ha partecipato a circa ottanta conferenze l’anno, attività che ha continuato a svolgere anche da ottantenne. Nel 1993 Maya Angelou ha declamato la sua poesia «On the Pulse of Morning» alla cerimonia di insediamento alla presidenza di Bill Clinton, in questo risultando il primo poeta a recitare un proprio testo all’inaugurazione presidenziale dai tempi in cui, nel 1961, Robert Frost lesse i propri versi durante l’insediamento di John F. Kennedy. Con Il canto del silenzio, Maya Angelou ha messo in piazza aspetti della propria vita privata, con una efficacia che l’ha portata ad esser ritenuta una portavoce sia delle istanze della popolazione afroamericana che delle donne nere, al punto che le sue opere vengono considerate un baluardo della cultura afroamericana. I suoi libri sono incentrati su temi come il razzismo, l’identità, la famiglia e i viaggi.  Oltre alla copiosa mole di dottorati ricevuti dalle università, Maya Angelou ha vinto numerosi premi letterari e per i diritti civili, onorificenze statali e di singoli gruppi di interesse. È stata finalista, tra l’altro, del Premio Pulitzer per la poesia con la sua prima raccolta di versi Just Give Me a Cool Drink of Water ‘fore I Diiie; ha ottenuto una nomination al Tony Award come migliore attrice non protagonista del dramma teatrale Look Away di Jerome Kilty (1973); ha vinto tre premi Grammy per il miglior album parlato. È stata nominata due volte membro di comitati e commissioni della Presidenza degli Stati Uniti (1975-76 e 1977); le è stata conferita la Medaglia nazionale delle arti dal Congresso nel 2000 e la Medaglia presidenziale della libertà da Barack Obama nel 2011. In Italia sono usciti la raccolta di saggi Il semplice viaggio del cuore (1993, tit. or.: Wouldn’t Take Nothing for My Journey Now), edito da Guanda nella traduzione di Laura Noulian nel 1994, e, per Frassinelli, i primi due volumi autobiografici Il canto del silenzio e Unitevi nel mio nome (1974, tit. or.: Gather Together in My Name), rispettivamente nel 1996 e nel 1999, entrambi nella traduzione di Maria Luisa Cantarelli. Oggi può essere considerata un’importante esponente per la difesa dei diritti civili e rilevante portavoce della cultura afroamericana. Maya Angelou muore nel 2014 ed il suo corpo è stato cremato.