Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco: quando preservare il Creato coincide con la sopravvivenza e la prosperità dell’Umanità intera
Questa enciclica si inserisce a gran voce nel novero delle grida di allarme del mondo scientifico, che in tutti i modi sta cercando da diversi decenni di porre l’attenzione sulla deleteria azione dell’uomo verso la Natura e, allo stesso tempo, è un atto dottrinale per il popolo cristiano che è chiamato a prendersi cura del Creato che gli è stato affidato.
Tuttavia bisogna distinguere cosa è questo affidamento del Creato, cosa è il bene della Natura: non è una dotazione, un equipaggiamento, un pacchetto di cose da sfruttare, ma è un dono che con le sue risorse preziose, con la vita che pulsa in ogni singola parte del tutto aiuta e contribuisce allo sviluppo, insito in una convivenza tra Uomo – Natura nell’ambito di una crescita armoniosa e simbiotica, il cui fine ultimo non è la mera produttività ma il ben-essere e la sublimazione dell’Umanità.
In quest’ottica Papa Bergoglio prende in esame come si stia osannando e perseguendo da molto tempo una “tecnocrazia” totalizzante che partendo dallo scibile e arrivando al mondo del lavoro, avvilisce lo stato sociale acuendo le differenze tra ricchi e poveri, tra continenti all’avanguardia e prosperi e continenti poveri e sfruttati, mentre lentamente ma inesorabilmente sta distruggendo il nostro pianeta e con esso il bene Natura. In questa distruzione si tralascia l’attenzione al pericolo della disgregazione e dell’annientamento dell’intera Umanità, che ancora stenta a prendere coscienza del danno che sta arrecando a sé stessa. Gli eventi naturali il cambiamento climatico hanno attirato e mobilitato le giovani generazioni ma non hanno ancora creato una reale risposta attiva dei genitori che stanno lasciando in eredità i prodromi di una catastrofe da cui non ci si rialzerà.
Se questi non sembrano argomenti teologici, è solo perché il nostro pregiudizio chiude l’orizzonte a qualsiasi discussione critica e contestuale di fatti ed eventi che vogliamo relegare al difuori di certe responsabilità…. perché certi argomenti quando si inseriscono nell’ambiente intellettuale hanno la necessità endemica di rispecchiarsi in una corrente ideologico-politica.
Niente di più sbagliato.
Il messaggio teologico e sociale dell’enciclica si innesta nell’ambito della Pastorale del Lavoro, in cui si pone attenzione ad uno sviluppo strutturale, fattivo e proficuo di tutte le componenti sociali, perseguendo la crescita e la distribuzione equa delle ricchezze.
Nella Laudato Sì non vi sono messaggi di depauperamento sociale, ma una proposta di percorso di crescita, che parte da una decrescita che non significa “diventare tutti poveri”, ma che tutti possano accedere alle opportunità di ben-essere.
Questo punto cruciale va a disinnescare la bomba del conflitto sociale che si genera nel momento in cui le diversità sono così evidenti e radicali, che sfociano in periodi difficili da superare, come insegna la Storia.
Concludendo la Laudato Sì è un’opera da leggere con altri occhi e con uno spirito verso il futuro, con cui una nuova Umanità si possa approcciare al Creato con rispetto e cura, per costruire un mondo in cui le nuove generazioni possano “essere felici”.
Mariantonietta Valzano