“Perché la poesia” di Ester Bonelli

È molto interessante  aver stimolato i nostri lettori a descrivere quello che rappresenta la poesia nella loro vita ed è con piacere che propongo il pensiero della poetessa Ester Bonelli, che ringrazio per aver accolto il nostro invito, la quale racconta che  la poesia, che ha sempre fatto parte della sua vita, anche come lettrice adorante di poeti che sono diventati i suoi miti e i più fedeli compagni.
Ho scritto il mio primo pensiero poetico al capezzale di mio padre, in una notte di veglia e dolore, gli chiedevo perdono per tutti gli abbracci che non gli avevo dato prima di allora. Convinta che avesse un valore intimo e nessuna valenza poetica, ho conservato per anni dentro un’agenda quel foglio di carta. Io, figlia dei Montale, dei Sinisgalli, dei Quasimodo, dei Gatto, dei Penna, dei grandi Poeti del novecento, avevo un gran timore a buttar giù due righe che potessero somigliare a versi. Ci ho impiegato tanto tempo a trovare quel coraggio che mi serviva, fino a che non ho compreso che scrivere poesie poteva diventare uno sguardo particolare su ciò che mi circondava e anche un modo per esprimere ciò che sentivo: fosse dolore, rabbia o uno di quei preziosi momenti di felicità per cui vale la pena vivere qui e adesso.
Perché la poesia: perché la poesia è un’oasi nella quale fermarsi quando l’arsura per la mancanza di profondità e di bellezza stringe la gola, perché dà l’illusione di poter mutare la realtà, perché è gioco, è sentire il gusto delle parole, perché allerta i sensi e rende parte di un qualcosa che va oltre la contingenza e si fa contingenza. Poesia perché vince il pudore, la timidezza ed esplode senza urlare, quasi sussurrando, perché comunica attraverso le corde dell’emotività, senza che questo sia visto come un eccesso o una debolezza. Poesia perché è l’unico mezzo per rallentare il tempo e viaggiare attraverso il tempo, perché quando tutto è troppo riporta in una dimensione intima che crea equilibrio e armonia. Poesia perché scarifica l’anima e poi la ricompone in infiniti sussulti e suggestioni; perché non ha le certezze della narrativa: è dubbio e continua ricerca, sperimentazione; in definitiva, libertà di non prendersi troppo sul serio e quindi di crescere fluttuando tra nuove scoperte, inventando, tessendo e ricucendo ogni singolo suono. Poesia, perché è una preghiera laica, un canto alla vita, finanche un privilegio, di sicuro un prezioso stato di grazia.

Ester Bonelli

Informazioni su culturaoltre14

Rivista culturale on line creata e diretta da Maria Rosaria Teni. Abbraccia diverse prospettive in ambito culturale, occupandosi di letteratura, studi filosofici, storico-artistici, ricerche scientifiche, attualità e informazioni varie sul mondo contemporaneo. Dedica particolare attenzione alla poesia ed alla narrativa, proponendo testi, brevi saggi, dissertazioni, racconti, riflessioni, interviste e recensioni.
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