Donne che sono madri, donne che hanno coraggio e che abbracciano una missione sono nelle liriche che presenta Cipriano Gentilino, dedicando un pensiero intenso ed emozionante alla propria madre. La donna, nella tempesta delle intemperie e nella silenziosa attesa di un sorriso, diviene paradigma di una forza sacra nella vicenda dell’esistenza.
Ave Madre
Ave madre di ebrei,
tutsi, hutu e twa,
madre delle madri
di curdi, armeni
e schiavi neri,
madre che ci hai partorito
senza memoria
solo pelle nuda unta di te.
Silenzio
Aspettavi
il silenzio del tuo gatto
a farti da figlio
o ancora me
nell’imbarazzo incerto
di quel sorriso
prima di dormire sogni
dimenticati a tramonto.
a mia madre
Cipriano Gentilino
Grazie 🙏
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A te, come sempre straordinario!
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