
“Gli Autori di Vitulivaria”
FADI NASR – Milano
con la silloge poetica “D’ARTISTA”
(Gruppo Albatross – Il Filo, 2019)
Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
è assegnato all’autore che ha dimostrato un tratto particolarmente originale nella composizione della propria opera, attuando una poetica di ardite sperimentazioni, conservando un lessico di elevata raffinatezza, intessuto con un poliedrico caleidoscopio di forme e colori di rimarchevole effetto.
Approfondiamo la conoscenza di Fadi Nasr e della sua silloge poetica “D’ARTISTA”, con cui, tra l’altro, si è classificato al 2° posto nella sesta edizione del Premio letterario “Vitulivaria-memorial Gerardo Teni”.
Dalla Prefazione di Pamela Michelis: ” .;~l’amore è intelligente? ~;. NO, ma farebbe di tutto per capire ! La vita ci circonda a 360 gradi. Può sembrare un’affermazione piuttosto banale, eppure, se ci pensate attentamente, non consideriamo mai a sufficienza quanto ciò sia vero. Viviamo le nostre vite proiettate in avanti; se guardiamo indietro, il piùdelle volte è per rammarico, rimpianto, per qualcosa che non
può più tornare; dimentichiamo sovente tutto un mondo che ci scorre accanto, che ci attraversa, che di sfuggita percepiamo ma che poteva dare un senso completamente diverso ad ogni nostro respiro, se solo avessimo girato la testa…Questa nuova pubblicazione dell’autore vuole restituirci quel senso – meraviglioso – di poliedricità tipico della vita, con un volume che possiamo apprezzare – & gustare – in ogni sua angolazione, come se il mistero del suo senso più profondo potesse essere colto solo se non ci soffermiamo ad uno statico approccio ma imparando a “giocare” e ad interagire con anche ciò che non
appare subito immediatamente comprensibile.”
Poesia
per non fraintendere, nessuno mi ha scritta
non distendere col tuo applauso i miei nervi
male che vada andrei colle strofe in soffitta
e lascerò che il tempo ogni mia lode innervi
io non rimo per scendere dopo in piazza
per parlottare su pietre come una gazza
non ingiuriare perché non sai comprendere
non m’infuriare l’alterezza che poca non è
sono zigoti d’esperienza che osano tendere
orecchie al passato perché loro sanno dov’è
a pochi ho permesso sopra mie pianure
di carta di spargere occhi e le dita pure
ed ora non fraintendermi mio signor poeta
se di me la consorte non faccio né dei figli
sono libera e l’unica cosa che mi completa
è la tua firma che ancora nei miei navigli
io non rimo perché un amore eterno resti
solo l’amore resta tale, non coi miei testi
in fede, Poesia.
Ogni volta una pagina tu volti
per guardare avanti,
pigiala con entrambe le mani
e la sete di un miglior domani
ogni volta una pagina tu volti,
pigiala senza rimpianti.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA 2021
Per originalità anche nell’assunzione della rima, adottata mirabilmente per conferire una struttura classica a un contenuto che scandaglia le contraddizioni del mondo contemporaneo. Poeta di immagini dove il lemma diviene rappresentazione visiva oltre che emotiva, creando una simbiosi tra parola e tratto pittorico che genera una compenetrazione delle differenti arti che concorrono nella rappresentazione dei moti dell’animo.
Fadi Nasr
Milano
“D’ARTISTA”
Secondo Premio ex aequo
Oltre gennaio
No.. il sole non c’è, avanti è andato
un altro giorno di passaggio è stato
malinconico cronico era, per niente gaio
e piagnucolava sotto gli occhi di gennaio
No.. il sole non c’è, ma pioggia ha lasciato
in nuvole dove le sue lacrime ha asciugato
ancora poco e bagnerà di suoi dolori
vestigi bigi di tanti vaganti motori
ancora poco e docce di gocce saranno
prove per gli ignoranti allo scranno
No.. il sole non c’è, ha preso qualche schiaffo
dall’inverno che il calore non gli fa un baffo
Sì.. di passaggio era coi suoi lampi
mentre foto scattava di albi campi
No.. e adesso non c’è, avanti si è tirato
oltre gennaio che l’ha sempre ignorato.
Commento critico: La silloge è caratterizzata da diverse forme d’arte, compresa quella grafica e pittorica che operano una fusione tra immagine e parola, producendo messaggi istantanei attraverso l’uso di neologismi e ardite sperimentazioni linguistiche.
Fadi Nasr
è uno scrittore Italo-Libanese, nato nel 1980 a Sidone, in Libano. Master in Product Design (110 cum laude) in Domus Academy. Vive a Milano e lavora come designer industriale contemporaneo con numerosi premi e riconoscimenti. Fa parte del Circolo Letterario Milanese, I Poeti dell’Ariete. Nel 2010 ha pubblicato la sua prima silloge poetica illustrata “Perché sono un uomo”. Nel 2020 diviene Co-Fondatore Senior di WikiPoesia. Ha pubblicato: “Perché sono un uomo” – Gruppo Albatros il Filo (I ed. 2010 – II ed. 2019); “Mi accuso”, collana Gli Speciali, Gruppo Albatros il Filo (I ed. 2012 – II ed. 2019); “D’artista”, collana Gli Speciali, Gruppo Albatros il Filo (2019). Premi: 1^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ XIII ed. “Concorso Nazionale di Poesia: La ragunanze per il libro d’artista”. 1^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ XIII ed. “Concorso Nazionale di Poesia: Cardinal Branda Castiglioni” per il libro “D’artista”. 1^classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ XIII edizione del ‘Concorso Nazionale di Poesia: Talenti Vesuviani’ per il libro “D’artista”. 1^classificato nella sez. ‘Volume edito di Poesia’ Premio La Gorgone d’Oro 2020 per “D’artista”.3^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ Premio Kalos 2020 per “D’artista”. Il diploma d’onore XXXVII ed. Premio Firenze per il libro “D’artista”. Diploma d’onore V ed. Premio Michelangelo Buonarroti per “D’artista”. Fiorino D’argento nella sez. B – ‘Poesia Inedita’ XXXIII ed. Premio Firenze. 1^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ XVII ed. ‘Premio Letterario Internazionale di Poesia: Emily Dickinson’ per “Mi accuso”. Premio d’Onore del presidente Dr. M. Coppeto Napoli, Municipalità 5 ‘Arenella Vomero’ come miglior scrittore XVII ed. ‘Premio Internazionale di Poesia: Emily Dickinson’ per “Mi accuso”. 1^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ V ed. ‘Concorso Nazionale di Poesia: Cardinal Branda Castiglioni’ per “Mi accuso”. 1^ classificato sez. ‘Volume edito di Poesia’ VI ed. ‘Concorso Nazionale di Poesia: Talenti Vesuviani’ per “Mi accuso”. 2^ classificato sez. ‘Volume di Poesie’ IV ed. ‘Concorso Nazionale di Poesia: Cardinal Branda Castiglioni’ per “Perché sono un uomo”. 3^ classificato VII ed. ‘Premio di Narrativa e Poesia di Città di San Gillio – Carta e Penna’ per l’opera “La Copertina”. Il diploma d’onore all’8 ed.‘Premio Nazionale di Poesia – Iris di Firenze. Il Premio della Giuria Concorso Nazionale di Scrittura Inedita ‘Nuova Scrittura Attiva’, Ass. culturale Elementi dinamici di Tricarico per l’opera “Nel Cuore”. Diploma d’onore XXIX ed. Premio Firenze per “Perché sono un uomo”. 2^ classificato sez. ‘Libro Edito di Poesie’ V ed. Premio Talenti Vesuviani per “Perché sono un uomo”.
Intervista con l’autore a cura di Maria Rosaria Teni
Come è nata la decisione di scrivere una silloge poetica?
Non è mai stata una decisione propria. Da ‘emozionista’ – ovvero colui che lievita le proprie nozioni, osservazioni ed esperienze con tanto cuore | devozione – il silenzio continuava ad abbozzarmi l’intento di scrivere e quei fogli bianchi, strada facendo, si moltiplicavano e si riempivono sempre di più.
Una domanda, all’apparenza forse un po’ retorica, che cos’è la poesia per lei?
‘per non fraintendere, nessuno mi ha scritta
non distendere col tuo applauso i miei nervi
male che vada andrei colle strofe in soffitta
e lascerò che il tempo ogni mia lode innervi
io non rimo per scendere dopo in piazza
per parlottare su pietre come una gazza
Firma: poesia’
estratto dal libro (d’artista)
La poesia è umile però è consapevole del decoro di suoi valori e principi. È un’auto-terapia suggerita dal conscio per esternare nei modi più virtuosi delle osservazioni sentite e musicate con l’intento di fare piacere in primis al poeta stesso: per accettarsi, rassegnarsi, rasserenare, assicurare, incoraggiare, distrarre, evidenziare… ed in mezzo a tutto ciò, la poesia è una confessione continua. La poesia, quanto ciascuno di noi, si ammala di dispiaceri oppure indosserebbe l’abito più piacente per amore perché in fondo vorrebbe essere amata e basta.
Chi è e perché scrive poesie e in quale occasione e a quale età ha scritto la sua prima poesia?
Nel mio silenzio reco cicloni di sensazioni che attendono di addiare l’ultimo raggio del giorno per rifare sopra quel foglio bianco i conti dell’anima. Nel mio silenzio mi trova sempre, mi cura e mi rima ‘la poesia’ sin da piccolo. Mi chiamo Fadi Nasr. Sono un’artista | designer Italo-libanese, nato nel 1980 a Sidone, in Libano. Master in Product Design (110 cum laude) in Domus Academy dopo un percorso triennale, sempre nello stesso campo, dall’Istituto Marangoni – School of Design. Vivo a Milano e faccio parte della collana ‘Gli Speciali’ del Gruppo albatros il Filo con tre sillogi poetiche partendo dal 2010 fino ad oggi ‘perché sono uno uomo – mi accuso – d’artista’. Frequento il circolo letterario Milanese,
I Poeti dell’Ariete e sono un Co-Fondatore Senior di Wikipoesia.
Scrivo quando mi sento il più parato possibile – non per codardia ma per rispetto nei confronti di miei desideri: in tarda serata, direi, insieme al mio miglior amico ‘Nero’ che dialoga con le stelle lo stesso linguaggio dei sogni.
stringimi ‘Nero’, è da parecchio che non dormo
che i sogni nel cortile non scendono per giocare
…
ho chiuso gli occhi, sigillami il pensiero
li ho chiusi solo per te.. Stringimi ‘Nero’
Generalmente quando si scrive è anche per il bisogno di comunicare con gli altri, quasi si senta la necessità di inviare un messaggio. Qual è il messaggio che vuole comunicare attraverso i suoi scritti?
Ogni emozione nasce unica però appartenerebbe sempre ad una tappa inequivocabile della nostra vita. Attraverso le mie pubblicazioni (tre) ho voluto prospettare quelle tappe. I titoli di quelle sillogi messi nell’ordine giusto dicono molto su quell’auto-terapia che ho voluto avviticchiare lungo il mio cammino. Sono partito dalla semplice individuazione dell’essere umano che mi ha tradito tante aspettative (perché sono un uomo). Con (m’accuso) invece, ho imparato la dolcezza dell’arresa, della scusa e del perdono dietro ad un Leitmotiv che ripudia il frasario della massa. Fidente nell’arte come la più signorile via d’uscita, giunge (d’artista).
Ci sono dei modelli culturali a cui fa riferimento nella sua scrittura? Ha in mente un poeta o scrittore che le piace in particolar modo e l’ha influenzata nello scrivere e nella ricerca stilistica?
Tutt’oggi non mi permetterei mai di definirmi un ‘poeta’. Non spetta al mio presente di avvalorarmelo. Amo la poesia perché possa sempre rammentarmi di quell’invisibile che impasta il battito, il sorriso ed il ricordo. Gibran Khalil Gibran è decisamente il mio idolo impareggiabile che ho sempre voluto fiutare tra i miei aforismi ed illustrazioni. Fu un vero amante di quel minuscolo invisibile che fa di noi delle entità valide e stimabili senza tempo.
Secondo la sua esperienza quale elemento distingue la poesia dalle altre forme di comunicazione mass-mediatiche e quali le caratteristiche che sono proprie della poesia e non si ritrovano in nessun altro tipo di linguaggio?
La poesia non è una disciplina o qualche insegnamento che possa in qualche modo essere propagato o divulgato seguendo dei meccanismi cronometrici. La poesia è cultura e la base di quell’ultima è il proprio linguaggio che lo distinguerebbe ovunque. Il riuscirsi a lambire e gioire per una musicalità attraverso un pensiero scritto o detto non è altro che una prova tangibile della forza intellettuale che farebbe di noi degli ‘eccellenti ascoltatori’ ovvero la condizione più imprescindibile per amare e crescere. La poesia nasce distinta non perché è la testimone delle nostre quotidianità e basta.
Rispetto a tutte le altre forme di comunicazione, la poesia indossa in primis il cuore prima di schiudere le labbra e testificare.
Che vuol dire, a parer suo, essere un poeta, oggi?
Un poeta, oggi, è il conduttore anti-conformista di tutto ciò che non muore mai.
Di sicuro è una missione ardua in un’epoca patrocinata dalla fretta, dal menefreghismo e dal buio dei sensi. Però non si debba mai temere di fare gli avvocati dei propri sentimenti.
‘Chi ci illumina di buio, teme la nostra luce.’
Restiamo luce, amati ed innamorati.
Perché secondo lei, un lettore dovrebbe leggere il suo libro e quali sono i punti fondamentali che restano impressi dopo la lettura?
L’idea è sempre l’idea. Forse è pure un’altra comune idea che ci appare somma, un’idea dea dei paradisi inconsunti. Il poeta qui, da un assiduo osservatore, sceglie il percorso di quell’idea prima di farla assorbire dal tramaglio dell’intelletto nell’evenienza. Nel mio libro, d’artista, ho voluto ridelineare ciasun pensiero con delle illustrazioni nate apposta per far attraversare quelle idee migliaia di volte
il cuore del lettore prima di cederle.
Vivendo l’attualità di ogni giorno, cosa ne pensa della pandemia del Covid-19?
È il futuro che è arrivato in anticipo come un preavviso contro le nostre salottiere azioni e decisioni. Eravamo troppo annoiati, distratti e corrotti per notare il pianto della terra, dei nostri valori e del nostro domani.
‘A volte basterebbe un singolo respiro per apprezzare il vivere – nulla di più’.
Ringrazio Fadi Nasr per la sua disponibilità e invito a leggere le sue opere, sicura che saranno un arricchimento e un’occasione per riflettere! [Maria Rosaria Teni]
Molto interessante!
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